Didattica delle lingue moderne 2002-2003


L'esame, che si svolge oralmente, comprende due parti che vengono sostenute nella medesima seduta. La prima parte è uguale per tutti, mentre la seconda è concordata in base alla lingua scelta dallo studente.


Parte generale


La prima parte dell'esame è una introduzione alla linguistica generale, e prevede lo studio combinato (1) di un manuale più (2) le lezioni. Un possibile percorso consigliabile potrebbe essere quello di studiare prima il primo modulo delle lezioni (sul linguaggio), poi il manuale, e quindi il secondo modulo di lezioni (sulle lingue).


(1). Manuale di linguistica generale.

Giorgio Graffi - Sergio Scalise, Le lingue e il linguaggio, Bologna, il Mulino, 2002.

Il testo è comune per tutti gli studenti. Per gli Erasmus con conoscenza ancora imperfetta dell'italiano può tuttavia essere sostituito con il titolo seguente:

George Yule, The Study of Language, Cambridge University Press, 1996.

For Erasmus students with still limited knowledge of Italian is possible to substitute Graffi's manual with this one in English.


(2). Introduzione alla linguistica generale: Lezioni integrative.


Si tratta di due moduli di lezioni, disponibili online. Il primo è un'introduzione al problema del linguaggio, dal punto di vista generale, semiologico e biologico. Il secondo alle lingue dell'Eurasia, soprattutto in relazione alla linguistica storica ed alla classificazione linguistica; dato l'orientamento orientalistico della maggior parte degli iscritti al corso il focus della trattazione verte soprattutto sull'Asia.


Parte specialistica.


La seconda parte dell'esame è dedicata a programmi speciali dedicati alle linguistiche delle lingue scielte dagli studenti. L'intendimento originale era quello di concentrarsi su cinese, giapponese e hindi, ma cammin facendo altre lingue si sono aggiunte. Nei punti seguenti c'è l'elenco completo dei programmi speciali che si sono finora concordati.


(1). Programma per cinese (principianti).


Una versione "light" della selezione di articoli di linguistica cinese (informalmente soprannominata "il pacco bomba") adottata per DLM 2001-2002 e ritirabile presso la fotocopisteria di via Roero di Cortanze (per cui cfr. il già approntato elenco con guida alla lettura). La selezione è la stessa, ma sono stati eliminati quattro articoli non adatti a principianti. L'elenco è pertanto il seguente:

Marie-Claude Paris, Les langues de Chine et le chinois, in “Lalies” XX (2000) 7-22.
Viviane Alleton, Présentation: Classifications chinoises ou les dangers du réductionisme, in “Extrême-Orient - Extrême-Occident” X (1988) 7-12.
Marie-Claude Paris, Nom et verbe en chinois: ressemblances et differences, in “Modèles linguistiques” VI (1984)1 101-115.
Viviane Alleton, A propos de l’expression de la quantité en chinois: quels principes de classification?, in “Extrême-Orient - Extrême-Occident” X (1988) 109-122.
Marie-Claude Paris, L’espace énonciatif en chinois contemporain: mais où la triade est-elle passeé?, in Diversité des langues et représentation cognitives, ed. par C. Fuchs et S. Robert, Ophrys, 1997.
Dingxu Shi, Topic and Topic-Comment Constructions in Mandarin Chinese, in “Language” LXXVI (2000)2 383-407.
Alan Peyraube, Westernization of Chinese Grammar in the 20th Century: Myth or Reality?, in “Journal of Chinese Linguistics” XXVII (2000)1 1-23.
Marie-Claude Paris - Alan Peyraube, L’iconicité: un nouveau dogme de la syntaxe chinoise?, in “Faits de langues” 1 (1993) 69-78.
Ada Valentini, L’italiano dei cinesi. Questioni di sintassi, Guerini, 1992, pp. 9-105 (primi due capitoli).


(2). Programma per cinese (avanzati).


La medesima selezione di articoli di linguistica cinese (informalmente soprannominata "il pacco bomba") adottata per DLM 2001-2002, ritirabile presso la fotocopisteria di via Roero di Cortanze, per cui cfr. il già approntato elenco con guida alla lettura.

Marie-Claude Paris, Les langues de Chine et le chinois, in “Lalies” XX (2000) 7-22.
Viviane Alleton, Présentation: Classifications chinoises ou les dangers du réductionisme, in “Extrême-Orient - Extrême-Occident” X (1988) 7-12.
Marie-Claude Paris, Nom et verbe en chinois: ressemblances et differences, in “Modèles linguistiques” VI (1984)1 101-115.
Viviane Alleton, A propos de l’expression de la quantité en chinois: quels principes de classification?, in “Extrême-Orient - Extrême-Occident” X (1988) 109-122.
Marie-Claude Paris, L’espace énonciatif en chinois contemporain: mais où la triade est-elle passeé?, in Diversité des langues et représentation cognitives, ed. par C. Fuchs et S. Robert, Ophrys, 1997.
Marie-Claude Paris, Subordination adverbiale et conditionnelles en chinois contemporain, in “Lalies” XX (2000) 23-41.
Dingxu Shi, Topic and Topic-Comment Constructions in Mandarin Chinese, in “Language” LXXVI (2000)2 383-407.
Xu Liejiong, Definiteness Effects on Chinese Word Order, in “Cahiers de linguistique - Asie Orientale” XXIV (1995)1 29-48.
Marie-Claude Paris, Types de prédication et contraintes sur les constructions en chinois, in “Lalies” XX (2000) 43-60.
Halvor Eifring, The Chinese Counterfactual, in “Journal of Chinese Linguistics” XVI (1988)2 193-215.
Alan Peyraube, Westernization of Chinese Grammar in the 20th Century: Myth or Reality?, in “Journal of Chinese Linguistics” XXVII (2000)1 1-23.
Marie-Claude Paris - Alan Peyraube, L’iconicité: un nouveau dogme de la syntaxe chinoise?, in “Faits de langues” 1 (1993) 69-78.
Ada Valentini, L’italiano dei cinesi. Questioni di sintassi, Guerini, 1992, pp. 9-105 (primi due capitoli).


(3). Programma per giapponese.


Il libro prescelto è molto ricco di argomenti diversi; tra questi, presenta anche una buona sezione dedicata all'ainu. Di questa sezione non si richiede uno studio approfondito come del resto del volume, ma se ne pretende comunque la conoscenza, specie da un punto di vista contrastivo con il giapponese e le lingue occidentali (una domanda classica, in questa impostazione, può riguardare gli onorifici ainu vs. i giapponesi e cosa avviene, ad es., in italiano).

Shibatani Masayoshi, The languages of Japan, Cambridge - New York - Port Chester - Melbourne - Sydney, 1990 "Cambridge Language Surveys".


(4). Programma per giapponese (avanzati).


Al posto dello Shibatani, sono proposti due volumi tra cui sciegliere. Gli iteranti possono, inoltre, riununciare a portare il Graffi - Scalise e portare invece entrambi i testi specifici di giapponese. I due testi sono i seguenti:

Senko K. Maynard, Japanese Communication: Language and Thought in Context, University of Hawaii Press, 1997
Joseph F. Kess & Tadao Miyamoto, The Japanese Mental Lexicon: Psycholinguistic Studies of Kana and Kanji Processing, John Benjamins, 1999


(5). Programma per hindi.


Il libro è molto vasto, e, nella sua integrità, se ne richiede solo la lettura ed una conoscenza generale. Lo studio sarà più approfondito solo per le specifiche sezioni che verranno concordate.

Colin Masica, The Indo-Aryan Languages, Cambridge - New York - Melbourne, 1991 "Cambridge Language Surveys".


(6). Programma per arabo.


Il libro prescelto è una sintetica introduzione alla grammatica storica delle lingue semitiche.

Sabatino Moscati - Anton Spitaler - Edward Ullendorff - Wolfram von Soden, An Introduction to the Comparative Grammar of the Semitic Languages. Phonology and Morphology, Wiesbaden, Otto Harrassowitz, 1980 (3).


(7). Programma per finnico.


Alcuni lavori introduttivi alla linguistica baltofinnica.

Daniel Abondolo, Introduction, in The Uralic Languages edited by Daniel Abondolo, London - New York, Routledge, 1998, pp. 1-42.
Pekka Sammallahti, Saamic, in The Uralic Languages edited by Daniel Abondolo, London - New York, Routledge, 1998, pp. 43-95.
Tiit-Rein Viitso, Fennic, in The Uralic Languages edited by Daniel Abondolo, London - New York, Routledge, 1998, pp. 96-114.
Tiit-Rein Viitso, Estonian, in The Uralic Languages edited by Daniel Abondolo, London - New York, Routledge, 1998, pp. 116-148.
Manuel Barbera, Appunti su definitezza e partitivo nelle lingue baltofinniche (voto, finnico ed estone), in "Bollettino dell'Atlante linguistico Italiano" XXII (1999) 119-188; disponibile in versione inglese per il web.


(8). Programma per russo.


Una piccola scelta di testi sulla trascrizione e sulla grammatica storica slava e russa.

Bernard Comrie - Greville G. Corbett, Introduction, in The Slavonic Languages edited by Bernard Comrie and Greville PG. Corbett, London - New York, Routledge, 1993, pp. 1-19.
Paul Cubberley, Alphabets and Translitteration, in The Slavonic Languages edited by Bernard Comrie and Greville PG. Corbett, London - New York, Routledge, 1993, pp. 20-59.
Alexander M. Schenker, Proto-Slavonic, in The Slavonic Languages edited by Bernard Comrie and Greville PG. Corbett, London - New York, Routledge, 1993, pp. 60-121.
Valentin Kiparsky, Russian Historical Grammar, Vol. I. The Development of the Sound System, Revised by the Author, Translated from the German by J. I. Press, Ann Arbor, Ardis, 1979.


(9). Programma per inglese.


Si tratta di una semplice introduzione alla linguistica dei corpora di lingua inglese.

Douglas Biber et alii, Corpus Linguistics: Investigating Language Structure and Use, Cambridge University Press, 1998 "Cambridge Approaches to Linguistics".


(10). Programma per francese.


Al di là delle indispensabili basi di romanistica, la proposta si incentra su una famosa raccolta di saggi di Martinet.

Martin Harris, The Romance Languages, in The Romance Languages, edited by Martin Harris and Nigel Vincent, London - New York, Routledge, 2001 (Croom Helm 1988), pp. 1-25.
Nigel Vincent, Latin, in The Romance Languages, edited by Martin Harris and Nigel Vincent, London - New York, Routledge, 2001 (Croom Helm 1988), pp. 26-78.
André Martinet, Le Français sans fard, Paris, PUF, 1974 (1969 1).


(11). Programma per spagnolo.


Una scelta di lavori, che vanno dalle basi generali di romanistica, agli aspetti storici e diffusionali dello spagnolo.

Martin Harris, The Romance Languages, in The Romance Languages, edited by Martin Harris and Nigel Vincent, London - New York, Routledge, 2001 (Croom Helm 1988), pp. 1-25.
Nigel Vincent, Latin, in The Romance Languages, edited by Martin Harris and Nigel Vincent, London - New York, Routledge, 2001 (Croom Helm 1988), pp. 26-78.
John N. Green, Spanish, in The Romance Languages, edited by Martin Harris and Nigel Vincent, London - New York, Routledge, 2001 (Croom Helm 1988), pp. 79-130.
John Holm, Spanish-based Varieties, in John Holm, Pidgin and Creoles. Vol. II Reference Survey, Cambridge - New York - Melbourne, Cambridge University Press, 1989, pp. 304-321.
André Martinet, Strutture in contatto: l'assordimento delle sibilanti in spagnolo, in André Martinet, Economia dei mutamenti fonetici. Trattato di fonologia diacronica, introduzione e traduzione di Giovanni Caravaggi, Torino, Einaudi, 1968 (in originale: Economie des changements phonetiques. Traité de phonologie diachronique, Bern, Francke, 1955), pp. 271-295.


(12). Programma per portoghese.


Esercitazione web concordata. Tra i materiali:

Paul Teyssier, Manuel de langue portugaise (Portugal - Brésil), Paris, Klincksieck, 1984.


(13). Programma per tedesco.


È possibile sciegliere tra due testi, il primo per principianti, ed il secondo per avanzati:

Charles V. J. Russ, The German Language Today. A Linguistic Introduction, London & New York, Routledge, 1994.
Anke Lüdeling, On Particle Verbs and Similar Construction in German, Stanford (California), Center for the Study of Language and Information, 2001.