di Manuel Barbera (b.manuel@inrete.it).
L' Introduzione consiste in due moduli (il primo è sul problema del linguaggio, dal punto di vista generale, semiologico e biologico; il secondo è sulle lingue, dal punto di vista della linguistica storica e della classificazione linguistica, con una panoramica dell'Eurasia linguistica) che devono intendersi integrativi rispetto al manuale di linguistica generale: Graffi - Scalise, Le lingue e il linguaggio, Bologna, il Mulino, 2002.
La ragione di questa dichiarata complementarità è che questo "corso" era stato iniziamente pensato come una semplice collezione, articolata in due moduli, di materiali integrativi al corso di Didattica delle lingue moderne, approntati la prima volta per il corso 2002-3, e mantenuti e revisionati negli anni successivi. I materiali erano stati pensati soprattutto per i fondamentalisti di cinese e giapponese, che costituiscono la maggior parte dei frequentanti il mio corso (tenendo però conto anche delle "minoranze" di hindi, arabo, russo, finnico, inglese, francese, tedesco, spagnolo, ecc.), ma se letti nella sequenza in cui sono presentati (si è avuto cura di introdurre gradualmente i tecnicismi e di spiegarli sempre la prima volta; gli ultimi capitoli, così, sono più tecnici e "difficili" dei primi: il lettore ne tenga conto) sono accessibili a chiunque (non è infatti presupposta alcuna preliminare competenza linguistica specifica, se non un minimo di cultura generale ed una buona dose di curiosità intellettuale).
Attenzione!
La prima redazione completa del testo di queste lezioni è stata completata
il 29 dicembre 2002, ore 12.30, con l'aiuto di Eva Cappelini, la cui collaborazione
è stata (e continua ad essere) preziosa anche per la discussione di tutti gli
argomenti filosofici trattati in questo corso.
Durante l'autunno-inverno 2003 sono state introdotte
significative revisioni (ad es. tutti i paragrafi originariamente
numerati con bis sono nuovi, ora così rinumerati: 1.1.3bis=1.1.4,
1.1.4bis=1.1.6, 1.1.5bis=1.1.8,
1.2.0bis=1.2.1) per il corso 2003-2004, la cui
redazione finale è stata licenziata il 3 gennaio 2004 alle ore 0.45.
Nel Natale 2005, poi, sono state introdotte altre variazioni per il corso 2005-2006 (in particolare nuovi
sono i paragrafi 1.2.4 e 1.2.4,
tre capoversi del 1.1.3 ed una buona metà del 1.4.4;
minori aggiustamenti sono stati fatti all'indice ed ai
paragrafi 2.2.1 e 2.2.5);
la redazione finale è stata licenziata il 4 gennaio 2006 alle ore 18.30.
Un'ultima sostanziosa revisione è stata attuata nella primavera-estate del 2010 per
il corso 2010-2011: sono stati quasi completamente
rifatti il capitolo 2.6
(ex paragrafo 2.6.5 fine: lingue austronesiane) ed i §§ 2.7.2 (ex 2.6.5 inizio:
lingue miao-yao, daiche e mon-khmer) e 2.7.5 (ex 2.6.6:
lingue andamane, papua ed australiane);
ampliati i §§ 1.0.2
(Aristotele), 1.0.3 (semiotica), 1.1.4
(Platone), 1.2.4 (split ergativity), 1.3.3
(con aggiunta di un prontuario di fonetica) e 1.6.7=1.6.8
(brahmi);
ritoccati e/o aggiornati i §§ 1.1.3
(arbitrarietà), 1.1.6 (Wittgenstein),
1.1.8 (Frege), 1.3.5 (Peirce),
1.4.1 (neurolinguistica), 1.6.3=1.6.4
(semasiografie), 1.6.5=1.6.6
(Seycong), 2.0.7 (metodo storico-comparativo),
2.0.8 (megalocomparazioni), 2.2.4
(sistemi consonantici), 2.3.2 (classificazione uralico),
2.3.4 (classificazione baltofinnico), 2.4.0
(protoaltaico) e 2.4.8 (giapponese ed austronesiano);
riorganizzati e aggiornati i capitoli 2.5
(sinotibetano) e 2.7 (residui in Asia e Oceania),
oltre all'indice. Minuzie che non val la pena di segnalare
sono state corrette anche in molti altri capitoli. La redazione finale è stata infine
licenziata il 2 ottobre 2010 alle ore 6.53.
Appendici a questa revisione sono state
alcune microcorrezioni passim, protratte per tutti gli anni accademici 2010-11,
2011-12, 2012-13, 2013-14, 2014-15, 2015-16 e riprese nel 2018-19: la revisione
del § 1.6.1 (tipologia scritture: 14 novembre 2010) e la
estrazione dei §§ 1.6.9 (consonantario semitico: 2 & 14 novembre 2010)
e 1.6.10 (greca e latinica: 2 novembre 2010); l'aggiunta
di una tavola al § 2.5.7 (dialetti cinesi: 4 novembre 2010); alcune
modifiche ai §§ 1.1.9 (langue e sintassi: 6 novembre 2010) e
1.1.10 (nozione di sistema: 6 novembre 2010); l'introduzione del §
1.6.2 (storia scritture: 14 novembre 2010); una migliore documentazione
del § 1.6.6=1.6.7 (eteocretese: 17 novembre 2010); una precisazione
sulla arbritrarietà delle "parole" nel § 1.1.3 (austroasiatico
vs sinotibetano: 1 dicembre 2010); riorganizzazione con aggiunta di una tavola
del § 2.0.7 (metodo storico-comparativo: 5 marzo 2011); aggiunta
dell’originale tedesco alla citazione di Brentano nel § 1.0.8
(29 aprile 2012); aggiunta di esempi nez-perce ed algonkini (cree ed ojibway) alla
trattazione delle interfacce nel § 1.2.5 (17 novembre 2012); miglioramento ed
ampliamento del § 1.2.6 (competenza, esecuzione e realismo nella
grammatica generativa: 25 novembre 2012); ampliamento della trattazione del quadro funzionale
classico, con esempi di amnesia di Broca e di amnesia di Wernicke, ed aggiornamento alla
situazione odierna dopo le scoperte del 2003 di A. Moro (§ 1.4.1: 5 dicembre 2012);
ampliamento ed aggiunta dei riferimenti bibliografici sui cercopitechi (§ 1.5.2: 8 agosto 2013);
aggiunta di riferimenti bibliografici sulla danza delle api (§ 1.5.3: 8 agosto 2013);
inserimento della concezione linguistica antico egiziana (§ 1.1.4: 8 agosto 2013);
inserimento del riferimento a Sebeok per la nozione di segnale (§ 1.3.6: 19 agosto 2014);
cenno alla tradizione medica della semiotica (§ 1.0.3: 19 agosto 2014);
accenno alla biosemiotica per la definizione del vivente (§ 1.5.6: 19 agosto 2014);
inserzione delle immagini delle iscrizioni paleoalfabetiche dello Wadi El-Hol da Darnell,
e revisione del testo (§ 1.6.9: 24 ottobre 2014); aggiunta a proposito
della definizione di grammatica generativa delle citazioni da Chomsky, Language and Mind, 1966
(§ 1.2.6: 31 ottobre 2014); maggiore esplicitazione della questione dei nomi
di colore con aggiunta della tav. 4b coi termini per 'nero' e 'bianco' in italiano ed in latino
(§ 1.1.3: 13 febbraio 2015); aggiunta della tavola linguistica generale
di Europa, Asia, Africa e parte dell'Oceania (§ 2.0.1: 2 marzo 2015);
introduzione di un terzo esempio di maiuscola corsiva romana, un frammento delle tavolette di
Vindolanda (§ 1.6.10: 7 marzo 2015); precisazioni sul sistema di casi
locativi delle lingue daghestaniane (§ 2.2.5: 26 aprile 2015); piccole
correzioni nella tavola (§ 1.2.3: 29 novembre 2015); aggiunto
un frammento (d) alle definizioni di grammatica generativa (§ 1.2.6:
29 novembre 2015); aggiunto un altro frammento (a) alle definizioni di grammatica generativa
(§ 1.2.6: 7 marzo 2016); nell'austroasiatico, maggiori dettagli sulle
lingue asli (§ 2.7.2: 30 aprile 2019); in merito all'interfaccia inversivo, precisazioni sulle
lingue extra-algonkine (§ 1.2.5: 18 giugno 2019).
Ed altre revisioni sono previste per gli anni a venire: il testo è infatti aperto
(e tale rimarrà sperabilmente a lungo). Solo, badate che anche questa versione è
comunque una stesura ancora non sicuramente ricorretta e controllata
(nella complessa storia redazionale del testo ho potuto rileggerlo continuativamente
ed al quasi completo una volta sola ...): purtroppo sopravviveranno
quindi senz'altro ancora moltissimi errori di battitura, taglia-incolla tragicamente sbagliati,
frasi espresse in modo infelice e consimili sventure. Ne chiedo perdono – e soprattutto
non imitatemi! ma semmai scrivetemi tutte le cose che trovate non funzionare.
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